J'avais écrit des critiques très positives sur "Beasts & Barbarians", un JdR "Sword & Sorcery", utilisant le système Savage World, par l'italien Umberto Pignatelli.
Il a également adapté dans ce système Savage Worlds un "vieux" JdR italien "Kata Kumbas", des aventures picaresques dans une Italie "alternative".
Il vient d'écrire, en italien, un Livre Dont Vous Êtes le Héros, se déroulant dans l'univers de Kata Kumbas.
Il aurait souhaité que je le traduise en anglais. Je n'en ai traduit que la partie sur les règles du jeu.
Non seulement mon niveau en italien est bas (mais ça on peut remédier pour la compréhension par des dictionnaires) mais surtout je n'ai pas un niveau d'anglais littéraire me permettant de rendre toutes les tournures qui font le charme de ces aventures truculentes (je reproduis en bas un passage) pour vous donner une idée.
Pour ne pas faire de cata, j'ai préféré renoncer.
C'est pourquoi je lance un appel ici au cas où quelqu'un serait capable de le faire, ou bien connaît quelqu'un le pouvant.
C'est environ 240 pages pour 300€, voire plus si succès du bouquin.
http://www.ggstudio.eu/it/product/kata-kumbas-cavaliere-porta
Les personnes intéressées sérieusement peuvent me contacter par message privé (ou autre), sachant que je serais absent mercredi.
(extrait)
Ti trovi in una piccola piazzetta antistante le porte di Torviero. Il luogo è affollato di persone
che vanno e che vengono, indaffarate. Da qui si dipanano varie strade, sia alla tua destra che
alla tua sinistra, ma quella principale pare essere la via centrale.
Se è la prima volta che visiti questa locazione continua a leggere, altrimenti la folla si è
diradata e non vedi nulla di speciale (torna al 250).
In fondo alla piazzetta, attorno al lato sud, noti che si è radunato un capannello di persone, proprio
sotto a un’antica meridiana. Si tratta in gran parte di bambini, ma anche di qualche adulto. Ti avvicini
anche tu e odi le note morbide di un liuto, accompagnate da una voce altrettanto carezzevole, intenta a
ricamare una ballata dai toni stranieri su di essa.
Incuriosito, allunghi la testa sopra gli astanti, per cercare di vedere chi sia il cantante e, appoggiato al
muro, scorgi una delle creature più strane e meravigliose che tu abbia mai visto: agghindato in abiti
da menestrello, completo di cappello piumato, stivali e farsetto, noti un essere umanoide, dalla chiare
fattezze leonine, compreso di criniera che cerca di sfuggire al cappello, e di lunga coda che si attorciglia
alla gamba.
La magia di Maugrigio ti suggerisce subito chi sia tale essere: è un Lhome, un uomo leone di Rarte. Da
quello che sai, si tratta di una razza fiera e marziale, spesso in lotta con gli uomini per la supremazia.
Questo Lhome in particolare, ti pare però piuttosto pacifico. Non è neppure armato, anche se gli artigli
che usa per pizzicare le corde del liuto hanno indubbiamente un’aria pericolosa.
La canzone termina, e mentre le ultime note echeggiano ancora nell’aria, un bambino, per nulla
intimorito dall’uomo leone, domanda: “Ancora una Leonardo, ancora una!”
“E mo’ basta, ragazzì.” risponde lo strano menestrello, stiracchiandosi con movenze tipicamente feline
“Leonardo è taaanto stanco, e deve riposà l’ugola.”
Il ragazzino guarda l’uomo leone con una smorfia triste, alla quale Leonardo risponde con un sorriso e
una lenta carezza della mano pelosa.
Noti che muove la mano con deliberata lentezza, ritirando gli artigli. Nonostante la chiara innocenza del
gesto, più di un genitore stringe a sé il proprio bimbo quando Leonardo allunga la mano.
“Torna più tardi ragazzì, e te ne sòno n’artra, pe’ te solo.”
Il capannello ben presto si disperde, e rimani solo tu, a osservare il Lhome intento a riaccordare lo
strumento.